Laura – Marimo

Marimo: l’alga palla giapponese. Cos’è e come curarla?

Marimo, l'alga palla giapponese

Il Marimo è un’alga a forma di palla (perciò anche chiamata algapalla) originaria del Giappone. Il Marimo vive in acqua dolce, ha bisogno di cure minime e può essere conservato in un barattolo perché le sue dimensioni non superano I 10 cm di diametro. Per questi motivi viene coltivato in casa e costituisce elemento di arredo (e, perché no, cuorioso spunto di conversazione con gli amici).  

In Giappone l’algapalla è popolare al punto di essere protagonista di fumetti e di un festival di 3 giorni che riunisce coltivatori amatoriali e professionisti.

Cos’è il marimo: l’alga a forma di palla

Il Marimo è un’alga verde pluricellulare dalla caratteristica forma sferica. Cresce in acqua dolce e in natura vive in colonie presenti solo in tre laghi al mondo in Giappone, Estonia ed Islanda. Anche detto algapalla, Cladofora o sasso-pianta, il nome scientifico del Marimo è Cladophora Aegagropila.

Marimo è un nome che fu coniato dal botanico giapponese Tatsuhiko Kawakami nel 1898 e deriva dalla parola “Mari”, in giapponese “biglia”, a ricordare la forma quasi perfettamente sferica dell’alga.

Il fascino del Marimo deriva dalle sue proporzioni quasi perfette e dal fatto che, quando è in salute e adeguatamente esposto alla luce, compie la fotosintesi clorofilliana, produce delle bollicine di ossigeno e risale in superficie per qualche ora al giorno, compiendo leggere rotazioni su se stesso.

Un esserino buffo, che sta incantando il mondo. In questo articolo proviamo a soddisfare parte della tua curiosità sulla sua crescita, cura e possibilità di acquistarlo.

Storia e simbologia del marimo

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Secondo il mito giapponese, la storia del marimo è legata a quella di una coppia di giovani innamorati. I due, per sfuggire all’opposizione delle rispettive famiglie, si rifugiarono proprio sulle sponde del lago giapponese di Akan (unico posto in Giappone in cui nascono i marimo). Si racconta che proprio lì i loro cuori si siano uniti in uno per trasformarsi in marimo, in modo da poter vivere uniti per sempre (i marimo sono esseri pluricentenari).

Alla mitologia è legata anche la simbologia del marimo, che rappresenta legami profondi di amore e affetto, in grado di superare ogni ostacolo.

Quanto cresce un marimo e quanto vive

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Il marimo cresce in maniera lentissima, mediamente di 5 millimetri all’anno o poco più (difficilmente raggiunge il centimetro di crescita annuo) fino a raggiungere la dimensione massima di 10 centimetri. Per fare in modo che cresca più rapidamente bisogna tenerlo in un contenitore sufficientemente grande e cambiare più spesso l’acqua.

Gli esemplari di marimo che vivono in natura possono vivere fino a 200 anni.

A partire dai 10 anni, i marimo potrebbero riprodursi. La riproduzione del marimo avviene naturalmente (e molto lentamente) tramite una protuberanza che compare sull’algapalla.

La cura del marimo

La cura del marimo è piuttosto semplice, ancora più che una pianta d’appartamento di cui è facile prendersi cura: l’alga leggendaria ha bisogno di attenzioni minime ma costanti. Ecco quali:

L’acqua – Per la cura del marimo bisogna farlo crescere rigorosamente in acqua dolce e non in acqua distillata perché dai minerali presenti nell’acqua dolce l’algapalla trova gli elementi nutritivi di cui ha bisogno. Aggiungendo un goccio di acqua frizzante al barattolo, il marimo avrà a disposizione ancora più anidride carbonica da trasformare e produrrà ancora più bollicine e rotazioni. L’acqua va cambiata ogni settimana o 10 giorni circa, cercando di ridurre al minimo il periodo in cui il marimo si trova fuori dall’acqua.

Posizione ed esposizione – Per evitare il surriscaldamento dell’acqua e del marimo, posizionare in una zona luminosa della casa evitando l’esposizione diretta ai raggi solari e il superamento della temperatura di 23 gradi.

Contenitore – Il contenitore in cui far crescere il marimo può essere un barattolo di vetro trasparente o un acquario. Si consiglia di utilizzare barattoli chiusi con un tappo per evitare che l’acqua evapori, favorendo la formazione di calcare, ci si depositi la polvere e insetti quali le zanzare vi depongano le proprie uova, facendo ammalare l’algapalla.

Convivenza con altre specie – Se al classico barattolo di vetro trasparente in cui far crescere il marimo si preferisce un acquario, evitare la convivenza con i pesci rossi, che mangiano l’algapalla. Possibile invece la convivenza con gamberetti.

Pulizia del marimo – parte della cura del marimo passa dalla sua pulizia che consiste nell’eliminazione di eventuali foglioline morte ed energico lavaggio sotto acqua corrente. In seguito alle operazioni di pulizia, si può ripristinare la forma quasi perfettamente sferica dell’alga modellandola tra le mani.

La curiosa alga d’acqua dolce a forma di palla è più resistente di quanto si possa pensare: sebbene sia sconsigliato tenerla fuori dall’acqua per periodi prolungati, può resistere esposta all’aria anche per 24 ore e, se chiusa in un sacchetto di plastica trasparente o barattoli eremetici, anche fino a 20 giorni.

Dove comprare il marimo

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Non tutti i marimo sono originali: l’alga d’acqua dolce a forma di palla è diventata così celebre da avere addirittura dei fake! Da sempre infatti negli acquari sono presenti per ornamento delle alghe della famiglia delle cladophore provenienti da colonie europee, che sono solo parenti del marimo, ma non rappresentano l’originale, ma sempre più spesso vengono spacciati per tale.

CLO’ET Design è l’unico negozio (online e non) in cui comprare il marimo che garantisce l’originalità, contrassegnando tutti i prodotti con un bollino nero. Primo in Italia ad esportare e vendere marimo, CLO’ET Design ha studiato profondamente quest’alga d’acqua dolce diffondendone la conoscenza in tutta Italia.

Lasciati trasportare dal fascino di un minuscolo essere vivente e inizia a prenderti cura di un marimo!